Descrizione
Fra alcune delle più suggestive colline di San Casciano, in località Montepaldi, si trova la sede distaccata della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi di Firenze.
L'edificio, oggi di proprietà dell'Università, appartenne a note famiglie fiorentine quali gli Acciaioli, i Medici, e da metà '600 fu patrimonio Corsini. Si estende su una superficie di oltre 320 ettari, costituita da vigneti, oliveti, seminativi e boschi che fanno da cornice alla costruzione medicea, posta sul crinale della collina degradante verso il fiume Pesa.
La villa, classico esempio di costruzione rinascimentale, è arricchita da un giardino che richiama la tipologia medievale dell'hortus conclusus e domina il piccolo insediamento rurale che comprende alcuni annessi, la fattoria, altri edifici e una chiesa.
A Montepaldi si svolgono alcuni corsi e attività didattiche della Facoltà di Agraria, con l'applicazione di tecniche sperimentali di viticoltura, enologia e sistemazioni paesaggistiche ed idraulico-agrarie. Vi ha sede anche un laboratorio di ricerca sull'olio.
Indirizzo
Ulteriori informazioni
L’Università degli Studi di Firenze ha acquisito l’Azienda Agricola di Montepaldi Srl nel 1989 e ne è tuttora l’unica proprietaria. Sin da allora ne ha fatto, con i suoi moderni e attrezzati laboratori, un importante centro di ricerca e sperimentazione per enti pubblici e privati.
Oltre a coltivare e commercializzare i propri prodotti agricoli, l’azienda partecipa alle attività didattiche e di ricerca accademiche del socio, collaborando con il personale universitario per la disseminazione della conoscenza in favore della collettività.
Ad oggi l’Azienda Agricola di Montepaldi rappresenta l’unico caso italiano di azienda agricola universitaria condotta da una società commerciale. Tale modello mira all’integrazione ed all’interazione di attività didattiche, di ricerca e di sperimentazione con le attività tipiche di una azienda agricola produttiva, al fine di favorire la disseminazione della conoscenza universitaria nel contesto produttivo.